La caratteristica che contraddistingue il Dipartimento di Scienze Biomediche è la natura multidisciplinare dei progetti di ricerca.

Diversi gruppi di ricerca studiano i fattori ambientali che predispongono ad importanti malattie umane: tumori, malattie autoimmuni e infettive.
In particolare, si studia il ruolo di molecole chiamate microRNA in tumori molto diffusi, come i carcinomi del colon e del pancreas, per capire se possano essere utilizzate come indicatori precoci nelle diagnosi. Inoltre, vengono studiati altri marcatori del sangue, per capire il loro ruolo non solo in patologie tumorali, cardiovascolari, reumatologiche e pneumologiche, ma anche nel fenomeno della longevità.

Viene poi approfondito il ruolo del microbiota umano (l'insieme di microorganismi che vivono fisiologicamente in un ambiente specifico del nostro corpo, come l'intestino o la pelle) in malattie quali il morbo di Crohn, il Diabete tipo 1, la Sclerosi Multipla e il Cancro al Colon-Retto. Viene data anche una grande importanza alla comprensione di come il microbiota intestinale interagisca con la dieta nel processo di invecchiamento e nel mantenimento di un buono stato di salute. 

I ricercatori del DSBM studiano anche altri fattori di rischio come le infezioni persistenti e croniche, lo stress ossidativo e l’inquinamento da metalli pesanti. 

Vari ricercatori del dipartimento studiano il ruolo dell’attività fisica e della nutrizione nel processo di invecchiamento. Questa tematica viene affrontata sotto vari punti di vista, che vanno dallo studio delle alterazioni cellulari alla base dell’invecchiamento e delle cellule staminali come strumento per aiutare a contrastarlo, fino alla valutazione degli effetti benefici dell’esercizio fisico e delle attività sportive (come danza, Nordic walking, attività in acqua). Gli effetti dei programmi di attività motoria vengono valutati su individui sani, sugli atleti professionisti e sui soggetti con patologie croniche o degenerative (es.: cardiovascolari, neurologiche, oncologiche e osteo-articolari).

La ricerca in ambito oncologico ha tra le finalità principali la comprensione di come le cellule sane si trasformino in cellule tumorali e lo sviluppo di trattamenti personalizzati per la cura del cancro. Grazie alla sperimentazione di test genetici e molecolari, si ha la possibilità di scegliere terapie antitumorali mirate, più efficaci e più adatte per ciascun paziente. La ricerca si concentra anche sullo studio dei principali fattori di rischio coinvolti nell’insorgenza delle neoplasie, sulla ricerca di nuove sostanze che possano uccidere le cellule tumorali, e infine sulla selezione di nuovi marcatori ematici che permettano una diagnosi molto precoce del cancro.

All’interno del DSBM sono in corso studi relativi alle strutture del cervello che influenzano i processi mentali ed il comportamento umano, e le loro alterazioni in diverse patologie. Uno di questi riguarda il ruolo dei vasi sanguigni nel cervello in pazienti affetti da autismo; inoltre, i ricercatori indagano i meccanismi infiammatori responsabili dell’insorgenza e della progressione di malattie neurodegenerative.

Diversi gruppi conducono studi genetici dedicati al mondo animale, ai patogeni e alle malattie umane. Attraverso la “genetica di popolazione” viene studiata l’evoluzione delle specie, per ricostruirne l’origine, le migrazioni e la possibilità di sopravvivenza. Queste tecniche permettono di comprendere il potenziale di diffusione dei virus, identificare il momento e l’area geografica in cui sono comparsi, e individuare gli eventi di trasmissione tra specie. Gli studi di genetica in ambito umano mirano invece a comprendere le alterazioni alla base di patologie complesse come la Sclerosi multipla, rilevante nel contesto della nostra isola, e in prospettiva ad identificare nuove strategie terapeutiche per queste patologie.